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Sconfiggi la paura e trasformala in coraggio!
- Barbara Riccioni
- 24 ago 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 20 set 2020
Come sconfiggere quella paura che bussa alla porta ogni volta che dobbiamo prendere decisioni in merito ai nostri figli?

Fin da subito, forse da quando abbiamo guardato le due lineette sul test di gravidanza e abbiamo preso coscienza del fatto che saremmo diventati genitori, ha fatto capolino, proprio qui, sulla nostra spalla, un piccolo esserino che non ha più smesso di suggerirci i risvolti negativi che ogni nostra azione avrebbe comportato per la vita del nostro piccolo e ci ha fatto assumere le vesti almeno in alcuni casi di GENITORI IPERPROTETTIVI.
Quest’esserino sulla nostra spalla ha un nome e si chiama PAURA .
Molte delle nostre scelte, nel corso degli anni successivi alla nascita di nostro figlio sono state prese ascoltando i suoi suggerimenti... pensaci bene.
Pensa a quando, dopo poche settimane dalla sua nascita, hai evitato di portarlo fuori per giorni e giorni perché troppo caldo o perché troppo freddo. Perché c’era troppa gente ed era ancora piccolo, perché avrebbe potuto ammalarsi e contrarre qualche strana malattia. E poi quando, intorno ai 3 mesi, ha iniziato la fase esplorativa per la quale ogni bambino tende a portare tutti gli oggetti alla bocca per poterli scoprire, per poterli assaporare e per poterne fare esperienza. E allora abbiamo cominciato ad osservare minuziosamente ogni potenziale oggetto pericoloso presente in un campo di azione di 10 metri, ben consapevoli del fatto che nostro figlio non avrebbe comunque potuto raggiungerli. Poi abbiamo comprato recinti, che contenessero i nostri bambini dalla loro pericolosa esplorazione dell’ambiente domestico, c’è anche chi ha comprato veri e propri guinzagli per portare a giro i propri figli ed evitare che gli scappassero! Poi i nostri figli sono cresciuti e hanno iniziato a camminare, a correre e ad andare in bicicletta. Allora abbiamo comprato caschi, ginocchiere e parastinchi.
Poi è iniziata la socialità e con essa quella sofferenza straziante vissuta ogni volta che nostro figlio veniva rifiutato da un gruppetto di bambini al parco. Oppure ogni volta che nostro figlio le menava di santa ragione ad un altro bambino e noi continuavamo nonostante tutto a difendere le sue buone intenzioni, oppure quando invece era nostro figlio a subire le “percosse” e noi diventavamo più cattivi del drago “Ciparampa” in Alice in Wonderland.
Poi la scelta della scuola, la migliore, che offrisse a nostro figlio tutte le migliori opportunità e che lo affiancasse a bambini “selezionati” evitando così di metterlo a contatto con situazioni che potrebbero “ipoteticamente” portarlo sulla cattiva strada. E poi le presunte “ingiustizie” subite a scuola, dagli insegnanti o dai compagni e infine l’uso di internet e delle tecnologie che di per sé, per il genitore iperprottettivo, incarnano il MALE ASSOLUTO!
La Paura ci porta a tutelare in maniera eccessiva i nostri Figli e a volte, quando non riusciamo a gestirla, impedisce a nostro figlio di fare esperienza della vita e di diventar grande imparando dai propri errori.
Ogni cosa ha un suo tempo, ogni errore ha una sua età.
Se noi rimuoveremo ogni ostacolo ed ogni pericolo dalla strada di nostro figlio non faremo altro che posticipare e rimandare la sua crescita e, certi errori, compiuti da grandi possono comportare conseguenze ben più grandi. Lasciamo quindi che i nostri bambini compiano i loro errori, facciamoli sbagliare, osserviamoli, vediamo come reagiscono e come correggono i loro comportamenti. Il nostro compito è quello di essere al loro fianco per aiutarli e stimolarli a trovare la strada o la chiave giusta e per fargli capire che dentro di loro hanno tutte quelle risorse necessarie per farcela.
Finché sono piccoli potremmo essere al loro fianco in questo percorso, quando saranno più grandi saranno soli e noi non potremmo aiutarli; è per questo che è importante insegnar loro a reagire alle sconfitte e alla frustrazione che comportano.
I bambini che non si sono mai scontrati con una sconfitta perché il genitore li ha sempre tutelati, quando saranno grandi non sapranno come affrontarla, non sapranno quali sono le risorse alle quali attingere per poterne uscire. Potrebbero andare incontro a scarsa fiducia nelle proprie capacità e di conseguenza alla scelta di non aspettarsi niente di buono da se stessi. Questo li porterà molto spesso a prendere le decisioni più facili e spesso sbagliate per la loro crescita.
Proprio per questo, anche se è doloroso e faticoso, dobbiamo guardare in faccia la Paura che ci accompagna e trasformarla nel coraggio necessario per mettere i nostri figli alla prova, per iniziare a farli camminare veramente. A volte dovremo guardarli cadere, anche se noi avevamo visto la buca in anticipo, e non sarà semplice. Stringiamo i denti, dobbiamo essere consapevoli che è per il loro bene.
Solo se saranno in grado di badare a loro stessi potranno essere ADULTI capaci e sicuri di sé.
Il regalo più grande che possiamo fare ai nostri bimbi è proprio questo Liberarci dalla nostra paura per permettere a loro di vivere una vita piena, ricca di sfide ma anche di quella soddisfazione che deriva dall’ “avercela fatta” con le proprie forze.
Siamo o non siamo Super genitori? Insieme possiamo farcela!
Ti suggerisco un ESERCIZIO: la prossima volta che tuo figlio deve prendere una decisione o fare una scelta, domandati:
È una cosa pericolosa per la sua indennità?
È nelle sue capacità? (ricordati che sei il primo che deve credere in lui!)
Se le risposte saranno affermative, allora lascia che decida autonomamente. (Attenzione però, deve essere lui a scegliere di fare una cosa, non devi imporla o suggerirla tu!)
Osservalo da lontano, guarda come agisce, se con TIMORE o con SICUREZZA, se CREDE in LUI e nelle SUE CAPACITA’ oppure si ritrae e decide di “mollare”.
Se agisce con successo complimentati con lui, anche in modo eccessivo, dovrà ricordarsi quel momento ed essere vivo nella sua memoria per molto tempo. Stabilisci un rituale per congratularti, un abbraccio forte, un bacio sulla fronte, una carezza. Questi gesti si chiamano ANCORE e servono per fissare nella sua memoria inconscia il ricordo e la sensazione dell’emozione che si sta vivendo, in questo caso del SUCCESSO.
Se invece decide di non provare o FALLISCE il tentativo, dopo averlo rassicurato, prova a domandargli:
Cosa ti ha spaventato?
Cosa secondo te “non è andato per il verso giusto”?
Cosa possiamo/puoi fare per risolvere questo impedimento?
Cerca insieme a tuo figlio una soluzione e insegnagli a trovare nuove strategie.
Questa è CRESCITA, questo significa aiutare tuo figlio a diventare GRANDE.

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