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Fiducia in se stessi: aiuta tuo figlio a definire i suoi obiettivi

  • Immagine del redattore: Barbara Riccioni
    Barbara Riccioni
  • 29 set 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Quale modo migliore per acquisire fiducia in se stessi se non METTENDOSI ALLA PROVA?






Ogni percorso di crescita personale che si rispecchi deve comprendere qualche PROVA SUL CAMPO. Quindi, aiutiamo i nostri figli a mettersi alla prova e a mettere in pratica tutte quelle doti e capacità delle quali sin qui abbiamo cercato di renderli consapevoli.

Chiedete a vostro figlio quale nuova competenza vorrebbe acquisire, definite insieme un OBIETTIVO.

Un piccolo suggerimento, quando definite un nuovo obiettivo ricordatevi sempre che:

1. deve essere espresso in positivo quindi non deve contenere la parola NON (ad esempio: Non voglio più arrabbiarmi e picchiare la mia sorellina quando mi fa i dispetti dovrà essere Voglio diventare più paziente con la mia sorellina e non reagire ai suoi dispetti).


2. Come capirà di aver ottenuto quella competenza? Stabilite dei parametri precisi. (In questo caso, tenendo in considerazione l’esempio precedente, il bambino se ne renderà conto quando riuscirà a non picchiare la sorellina e a mantenere la calma 😊)


3. Deve essere formulato mettendo in evidenza quello che nostro figlio vuole raggiungere e non tutto ciò che dovrà fare per raggiungerlo. (Voglio impegnarmi di più a scuola sarà Voglio avere la sufficienza in tutte le materie)


4. Deve dipendere solamente da lui (Ad esempio, dire: Voglio andare d’accordo con mio fratello non è un obiettivo ben formato perché non dipenderà solo da lui ma anche dal fratello. Quello che il bimbo potrà dire sarà: Voglio essere paziente con mio fratello. Questo probabilmente lo aiuterà a non cedere alle provocazioni del fratello e quindi lo porterà a non litigare).


5. Il raggiungimento dell’obiettivo porterà delle conseguenze sia per il bambino che per la famiglia o la scuola: questa può essere una buona occasione per parlare con vostro figlio di cosa sono le conseguenze ed insegnare loro a valutare se ciò che vogliono fare può portare del bene a tutti oppure no.

Una volta stabilito l’obiettivo stilate insieme una lista di quelle che sono le capacità che già possiede e che, anche in quest’occasione, potrebbero essere utili.


Dopodiché fate insieme un “Piano d’azione” per poter raggiungere l’obiettivo.

Nel caso dell’esempio precedente: Voglio diventare più paziente con la mia sorellina e non reagire ai suoi dispetti.

In questo caso (a livello ipotetico) le competenze che questo bambino già possiede e alle quali potrebbe far riferimento per raggiungere il nuovo traguardo potrebbero essere:

- La dolcezza (nei confronti della sorellina)

- La fantasia (per distrarre la sua attenzione da ciò che lo fa arrabbiare quando la sorellina lo infastidisce), e così via!

Il passo successivo sarà quello di definire insieme una STRATEGIA, quali tattiche mettere in atto: una serie di azioni da compiere, con tempistiche ben definite che ci aiuteranno a raggiungere il risultato.

Lavorare con i vostri figli vi porterà grandi soddisfazioni e darà a loro la possibilità di lavorare su loro stessi e di crescere con più consapevolezza e sicurezza nelle proprie capacità.


Ho sempre avuto una forte convinzione:

tutti i bambini hanno grandi potenzialità, noi genitori siamo il trampolino che gli permetterà di raggiungere tutti i loro sogni. Quanto potranno volare in alto dipenderà dalla nostra capacità di ammortizzare il salto, sorreggerli e (so)spingerli.











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Ciao, grazie per aver letto!

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